«Da troppo tempo, attorno alla diga del Vanoi, assistiamo da parte della Regione ad un barcamenarsi tra il fronte di chi si oppone all’opera, sollevando perplessità sull'impatto ambientale e sulla sua pericolosità, e quello di chi pensa che la diga possa essere la soluzione ai problemi della siccità della pianura e del mondo agricolo. Ora però questo gioco delle tre carte deve finire: abbiamo inserito all’ordine del giorno della prossima seduta Consiglio regionale, prevista per martedì prossimo, una nostra mozione. E chiediamo a tutte le forze di maggioranza l’impegno a discuterla e votarla immediatamente».
Così la Capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vanessa Camani, prima firmataria della mozione depositata ancora nel luglio scorso con la quale si impegna la Giunta regionale ad esprimere un parere contrario alla realizzazione del Serbatoio del Vanoi e comunicarlo formalmente al Consorzio di Bonifica del Brenta.
«A maggior ragione dopo le dichiarazioni del presidente Zaia», ribadisce Camani, «è fondamentale fissare per via ufficiale, nero su bianco, una posizione di contrarietà da parte della Regione. Tenendo conto delle posizioni chiarissime espresse dai territori dalla provincia di Belluno e soprattutto dalla provincia di Trento, oltre che delle pesanti ombre sul profilo tecnico che ormai appaiono acclarate. Si arrivi dunque ad una posizione netta dall'istituzione regionale: l'occasione è sul tavolo».