«Le infrastrutture devono essere funzionali al modello di sviluppo che ci diamo. Se rimangono fini a se stesse producono solo consumo del territorio e sprechi di risorse pubbliche. Ora, finalmente c’è un ministro che programma le opere pubbliche valutando le esigenze dei territori e concertando con gli enti locali la costruzione». Il segretario regionale del Pd, Roger De Menech, appoggia senza indugi la linea del neo ministro per le infrastrutture, Graziano Delrio. «Il suo approccio è di mettere in rete le infrastrutture in programma con quelle esistenti, considerando non solo l’impatto ambientale ma anche le ripercussioni su tutto il sistema viario e intermodale». «Considero molto positivamente questo approccio», prosegue De Menech, «perché altrimenti anche in Veneto continueremmo a ideare infrastrutture sotto la spinta distorta dei progetti di finanza. Devono invece essere realizzate le opere che effettivamente sono funzionali alla strategia di migliorare i collegamenti interni alla regione e di connessione con gli assi europei. Per questo è corretto studiare insieme a tutti gli enti locali – veneti e dei territori confinanti – gli effetti di ogni nuova infrastruttura sull’intero sistema». «Anche il proseguimento a nord della A31 Valdastico», conclude De Menech, «dovrà rispondere a questo principio. Non c’è nessuna chiusura a priori, ma neppure è pensabile che si continui a costruire infrastrutture alla cieca, come purtroppo è stato fatto negli ultimi anni. E’ agli atti che il ministro Delrio sta lavorando all’intesa con il Trentino e con tutti gli enti locali. Se in questi anni anche il Veneto fosse stato attivo come il nuovo ministro probabilmente avremmo avuto più infrastrutture utili e meno scandali».
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