Dopo aver aperto e promosso una petizione online, indirizzata al Ministro di grazia e giustizia Andrea Orlando, per salvare il Tribunale di Bassano e di trasformarlo in Tribunale della Pedemontana, il Partito Democratico della zona del Bassanese e del Marosticense si esprime di nuovo sulla questione.
La prima ad intervenire è la senatrice bassanese Rosanna Filippin, che dichiara: “Sarebbe bene che finalmente il governatore Zaia intervenga in modo chiaro sulla questione. Abbiamo notato che sia lui che molti altri suoi colleghi della Lega nord cambiano opinione a seconda delle città in cui si trovano a parlare: se per esempio a Bassano proclamano che il Tribunale sia da salvare, a Cittadella affermano invece il contrario”. “Posso citare – prosegue Filippin – delle dichiarazioni fatte in tempi non sospetti dal neosindaco di Padova Massimo Bitonci (cittadellese di origine). L’esponente del Carroccio affermava che a Cittadella non interessa nulla (per usare un eufemismo) del Tribunale di Bassano. La Lega e il suo massimo esponente in Veneto Luca Zaia non può continuare a giocare tutte le parti della commedia, altrimenti rischia di fare la figura del dott. Jackyll e del mr. Hyde”. “La proposta di istituire il Tribunale della Pedemontana – spiega Filippin – prevede un allargamento del bacino di utenza fino ad alcune zone del Trevigiano e del Padovano: noi ci siamo spesi pesantemente su questo tema, anche andando contro il modo di pensare del nostro Partito a livello nazionale. Abbiamo deciso di metterci la faccia e di combattere fino alla fine, cosa che peraltro faremo senza esclusione di colpi. Ora una risposta di Zaia rischia di essere tardiva ed inutile”. Il portavoce del PD di zona Luigi Tasca traccia invece un bilancio della petizione online: “Il Partito Democratico del Bassanese, attraverso la petizione che abbiamo lanciato online, ha voluto ancora una volta dar voce non solo gli amministratori locali e agli operatori di categoria interessati, ma a tutti i cittadini. La risposta in termini di firme raccolte non è tardata ad arrivare: auspichiamo ora che le Istituzioni a tutti i livelli (compresa la Regione e il Governo) prendano atto della gravità e dell’urgenza della situazione e, unendo le forze a prescindere dal colore politico, supportino dinnanzi al Ministro Orlando la proposta di costituzione dell’ottavo Tribunale del Veneto a Bassano”. “La notizia dell’azienda che ha rinunciato ad impiantarsi a Bassano – conclude Tasca – deve far riflettere: le categorie sono compatte, il territorio pronto, manca solo una giustizia efficiente non solo per il Veneto, ma per l’intero Paese che ha bisogno di lavoro e crescita”.