“Mercoledì 11 marzo, una giovane donna che viaggiava sul treno delle 7.39 (un Minuetto dotato di sole 3 carrozze, al solito stracolmo) da Monselice diretto a Padova, si è sentita male e ha perso i sensi. Nello stesso treno, dall’altra parte del convoglio, era presente una giovane dottoressa che si è subito resa disponibile a prestare le cure del caso, ma a causa del sovraffollamento delle carrozze, solo dopo un po’ è riuscita a raggiungere la donna che si era sentita male, che fortunatamente nel frattempo si stava riprendendo. Non bastasse, sempre lo stesso treno, a causa di un incidente su un passaggio a livello, è dovuto rimanere fermo una mezz’ora, senza che ai passeggeri venisse fornita nessuna spiegazione su quanto stava avvenendo. Episodi, per niente rari, che la dicono lunga sul consueto inferno che sono costretti a subire ogni mattina i viaggiatori di quella linea e su cui ho deciso di presentare un’interrogazione, al Presidente Luca Zaia e all’Assessore ai Trasporti, Elena Donazzan, in cui chiederò alla Regione di avviare un’indagine che porti ad un rapporto ufficiale su quanto avvenuto ieri e soprattutto intervenga affinché quella linea venga servita da treni più spaziosi che garantiscano la piena sicurezza dei viaggiatori, che attualmente – mi pare evidente – non esiste. Questa è la situazione: mentre Zaia e la Donazzan vanno a farsi belli in pose delle prime pietre in giro per il Veneto,i pendolari da 5 anni sono costretti a viaggiare ogni giorno in treni dove si sta pigiati come sardine. E le cose non sembrano per niente cambiare. Proprio in questi giorni che si sta discutendo il bilancio, appare chiaro che le risorse messe a disposizione per il trasporto pubblico rimangono misere e in linea con quanto investito dalla Regione in questo settore negli ultimi 10 anni, vale dire 6,8 euro per cittadino, contro i 14 euro per cittadino in Lombardia, i 10 euro in Emilia, addirittura i 7,2 euro in Campania. E finché ci sarà Zaia, le cose non cambieranno ed episodi come quelli successi ieri sulla linea Monselice-Padova continueranno ad essere la norma”.
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