CANALE LEB. Albertini: «Opera fondamentale per l’agricoltura e l’economia del Veneto»
La difesa della risorsa idrica è strategica per l'agricoltura e l'economia veneta. In questo senso l'opera di rifacimento del LEB, la più grande infrastruttura irrigua della regione, «deve essere salutata con grande favore, perché aumenta la portata del canale e consente anche di ridurre le perdite di acqua (30 milioni di metri cubi risparmiati con il primo stralcio, 120 milioni di metri cubi risparmiati a opera completata), in un'area tra le province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia che sono decisive per il comparto agricolo veneto e nazionale». Lo afferma Alessio Albertini, responsabile sostenibilità e filiera agroalimentare del Partito Democratico veneto.
«Si tratta di uno dei primi grandi esempi di opere di tutela idrica previste dal PNRR, la cui esecuzione è iniziata durante il governo Draghi, con fondi che la destra per mesi ha continuato a dire che non sarebbero mai arrivati», ricorda Albertini. «Non solo le risorse sono arrivate, ma l'opera ha rappresentato anche un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni, consorzi, che ha consentito di ultimare il primo stralcio in anticipo sui tempi, grazie anche all'incessante lavoro delle maestranze delle ditte appaltatrici, peraltro venete, a tutto beneficio dell'agricoltura e del territorio della nostra regione. Ora occorre che questo spirito prosegua per ultimare nei tempi previsti anche la restante parte del canale LEB».
Occorre promuovere con sempre maggiore forza tutte le azioni che consentano di rendere efficiente l'utilizzo della risorsa idrica, conclude Albertini, sia da parte delle aziende agricole, sia da parte del comparto industriale. «Non va confusa la difesa della risorsa idrica con la questione dei controlli ambientali e delle bonifiche ambientali, ad esempio rispetto all'inquinamento del vicino Fratta Gorzone, con riferimento ai quali occorre la massima attenzione, come da tempo invocato dal Partito Democratico a tutti i livelli».