“In oltre dieci anni la Regione non è riuscita a portare a casa il biglietto unico per il trasporto pubblico e adesso punta addirittura a individuare un soggetto unico ‘regolatore’ dei servizi? Un progetto molto ambizioso, forse troppo, visti i precedenti e che sa di ‘provvedimento elettorale’ arrivato fuori tempo massimo”. Così Jonatan Montanariello, consigliere del Partito Democratico e vicepresidente della Seconda commissione e il collega Andrea Zanoni commentano il Pdl 9 illustrato il 19 novembre, relativo alla ‘Razionalizzazione e riordino della governance regionale nel settore delle infrastrutture e trasporti’.
“Oltretutto – aggiungono – si tratta di un obiettivo presente nel Piano regionale approvato nella scorsa legislatura, questo Pdl non aggiunge niente di nuovo. In pratica si dà mandato alla Giunta di fare un qualcosa già previsto in un provvedimento licenziato dal Consiglio cinque mesi fa. Sul trasporto pubblico – insistono Montanariello e Zanoni – c’è bisogno si agire in profondità per recuperare i pesanti ritardi accumulati negli anni e denunciati quotidianamente dai pendolari: dall’integrazione ferro-gomma alla sostenibilità investendo in mezzi non inquinanti, passando per il biglietto unico di cui si parla addirittura dal 2003. Pensare che sia solo un problema di razionalizzazione della ‘governance’ e non di mancate scelte politiche, crediamo sia fuorviante”.