Il ‘no’ del Pd: “Dalla maggioranza idea confusa e priva di copertura finanziaria. I veneti chiedono altro”
“È un progetto fuori dal tempo, confuso, privo di copertura finanziaria e di presupposti sul piano giuridico”. Una bocciatura su tutta la linea da parte del Partito Democratico sul Pdl statale 37 per la reintroduzione del servizio militare obbligatorio, la cui discussione è iniziata oggi in aula e riprenderà nella prossima seduta. “Nessuno sente la necessità di riproporre nuovamente la naja. La maggioranza pensa davvero che serva a motivare i giovani e farli sentire parte attiva di una comunità? Se fosse così saremmo di fronte a un fallimento educativo. Non capiamo invece che i ragazzi scappano dal Veneto perché qua non hanno un futuro. E per fargli cambiare idea c’è bisogno di altro…”. “Questa proposta mostra anche l’incapacità della di governo della Lega che però, va dato atto, è bravissima nel copia e incolla visto che è copiata pari pari da un Pdl presentato un anno e mezzo fa dal gruppo del Carroccio al Senato. Anzi, sono riusciti a peggiorarlo: si parla infatti di ‘istituzione’ di un qualcosa che è stato solo sospeso e non annullato e quindi non ci sono neanche i presupposti sul piano giuridico. Anche sul piano finanziario c’è più di un dubbio: la reintroduzione costerebbe circa 15 miliardi, una spesa che manderebbe l’Italia in default e ingiustificata visto che tra gli obiettivi della Difesa c’è quello di ridurre il personale, puntando su una maggiore specializzazione”. “La Regione – conclude il gruppo democratico – si preoccupi semmai di finanziare in maniera più compiuta il servizio civile, vera ricchezza del Veneto, visto che ogni anno restano fuori numerose domande di volontari. È una scelta più logica, molto utile e sicuramente meno costosa”.