Giovedì 8 giugno alle 20.45 assemblea di circolo aperta a iscritti, simpatizzanti e cittadini, per approfondire, valutare e condividere il percorso da seguire a Castelfranco e in Regione, e per mantenere alta l’attenzione sul tema dell’Ospedale in tutto il territorio della Castellana. Interviene il segretario regionale del Pd, Alessandro Bisato. Perché è stato scelto l’ospedale di Castelfranco per ospitare una sede distaccata dello IOV? Perché questa scelta ha come conseguenza automatica il taglio di ben 150 posti letto del San Giacomo? E non da ultimo, l’arrivo dello IOV è definitivo o, come riporta nero su bianco la delibera regionale, è provvisorio fino a che non sarà costruito il nuovo Policlinico padovano? Dagli interventi del direttore generale della sanità veneta, Mantoan, di Francesco Benazzi direttore generale ULSS Marca Trevigiana e della direttrice Istituto Oncologico Veneto (IOV), Patrizia Simionato, sono arrivate poche rassicurazioni. Crescono invece i dubbi che continuano a rendere incerti il futuro della parte generalista del San Giacomo, le modalità di insediamento dello IOV e – non da ultimo – i costi e gli sviluppi del contratto di project financing, con cui l’ULSS paga a una cordata di privati un canone annuo di 44 milioni di euro più la concessione dei servizi non sanitari (mense, pulizia, etc.). Le ventimila firme raccolte in tutta la Castellana dal Comitato sono lì a dimostrare che le preoccupazioni e i timori di cittadini e lavoratori non hanno ancora trovato una risposta. Di fronte al silenzio della maggioranza in Comune, il Partito Democratico, attraverso il capogruppo Claudio Beltramello, ha avanzato direttamente a Mantoan una proposta per evitare il pesante taglio di servizi, reparti e professionalità: la riduzione simbolica di un posto letto nelle altre strutture ospedaliere venete per garantire la sopravvivenza dei reparti essenziali e di qualità del San Giacomo. Partendo dal presupposto, più volte celebrato dai tre dirigenti, che lo IOV ha rilevanza regionale e che sarà una struttura a servizio di tutto il Veneto, chiediamo quindi a Zaia e a Mantoan di assumersi la responsabilità di condividere su tutto il territorio regionale l’impegno dell’arrivo della nuova sede dell’Istituto Oncologico, senza scaricare quindi solo su Castelfranco i costi di questa operazione. Si tratta di una soluzione di buon senso che è stata da subito recepita dalle altre minoranze nonché da una parte della maggioranza. Ora però dobbiamo avere tutti il coraggio e l’ambizione di portare avanti questo impegno, con senso di responsabilità e spirito costruttivo, per essere veramente a servizio dei cittadini e per mettere in sicurezza il futuro del San Giacomo. Giovedì ci il Pd castellano si riunisce in assemblea assieme a cittadini, gruppi, comitati e associazioni che hanno a cuore non solo il destino dell’ospedale ma l’irrinunciabile diritto a una sanità che sia a beneficio di tutti e non condizionata da logiche politiche o da interessi privati.
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