Il deputato veneto del Pd Diego Zardini ha chiesto al Ministro della Giustizia di prorogare l’istituto della mediazione civile per le controversie di modesta entità. La norma, avviata con carattere sperimentale nel 2013 decadrà automaticamente il 21 settembre 2017. Una commissione di studio, istituita presso l’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia, ha rilevato l’efficacia della mediazione come tecnica per migliorare e agevolare l’accesso alla giustizia e come tecnica per filtrare i procedimenti rivolti al giudice ordinario. Nel 2015 le mediazioni sono state 151.469 e nel 43% dei casi si sono chiuse con accordo con una riduzione di quasi il 10% delle pendenze dei procedimenti civili presso tribunali e corti di appelli e, quindi della riduzione del contenzioso. “Con un’interrogazione ho chiesto al Ministero se intenda prorogarla o proporre senza limiti l’obbligatorietà del suo ricorso”, riferisce Zardini”. Inoltre, “ho contatto in via informale il Sottosegretario Ferri, il quale mi ha espresso l’intenzione del Ministro di dare continuità all’istituto”. L’istituto della mediazione è stato introdotto a partire dal 2010 le piccole controversie in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari. Tale sistema è stato reso obbligatorio a partire dal 2013 per rispondere alla domanda di giustizia dei cittadini al fine di contenere la durata dei procedimenti, di introdurre la loro informatizzazione, di controllare e gestire i flussi, di introdurre le specializzazioni, di migliorare le risorse, di introdurre filtri in appello e di liberalizzare le tariffe professionali.
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