Il segretario nazionale apre la campagna in Veneto con un evento allo Spark di Torri di Quartesolo. Davanti a oltre 500 persone ha ribadito che la sfida è tra due visioni opposte del mondo e che, "come ci insegnano le straordinarie vittorie di Damiano Tommasi a Verona e Sergio Giordani a Padova, nulla è impossibile. Siamo noi a scrivere il nostro destino".
"Questa sfida in Veneto, e a Vicenza, è per me una delle cose più belle di questa campagna elettorale. Sono qui per convincere tutti coloro che sono rimasti molto delusi da quell'atteggiamento tenuto dalla Lega, in particolare, ma anche da Forza Italia, che ha fatto cadere il Governo Draghi", ha detto Enrico Letta, aprendo la campagna elettorale del Partito Democratico in Veneto. "Una scelta profondamente sbagliata - ha proseguito - che fa chi si che in un momento così duro per l'economia italiana, con il caro bollette, il costo dell'energia, il nostro Paese si trovi con un Governo dimezzato". "La sfida in Veneto - ha ribadito Letta - è soprattutto per convincere quelli che si sono sentiti traditi dalla scelta della destra di far cadere il Governo Draghi.
Letta, l'aveva spiegato qualche giorno fa, ha scelto il Veneto e Vicenza (dove si vota l'anno prossimo per rinnovare il sindaco) per cercare di far presa sull'elettorato dei piccoli imprenditori, partite Iva, commercianti che si è visto 'tradito' dalla scelta di Salvini, Meloni e Berlusconi di staccare la spina al Governo, nel momento più critico per l'economia. Anche nella Lega, partito egemone negli ultimi 20 anni, scorrono diversi mal di pancia, dopo le liste calate direttamente qui da Via Bellerio. E proprio dall'attualità ha iniziato Letta, dalla crisi dell'energia, dovuta al conflitto russo-ucraino, e dal caro-bollette. L'intervento del Governo, ha spiegato, "dev'essere rapidissimo". E in questo senso, dopo aver riepilogato i 4 punti cardine della proposta Dem (tetto delle bollette, con disaccoppiamento tra costi dell'elettricità prodotta col fossile, ed energia da rinnovabili; raddoppio del credito d'imposta per le imprese energivore; bolletta luce-sociale per lamiglie più in difficoltà, interventi sul risparmio energetico), Letta ha assicurato che il Pd "è pronto a sostenere subito il Governo sulle soluzioni che proporrà,sia a livello nazionale che in ambito europeo". "Non si può lasciar passare del tempo per queste soluzioni - ha insistito il segretario dei democratici - perchè ne va di mezzo la resistenza stessa delle nostre imprese, e il rischio di chiusure". Infine da Letta anche una risposta a chi, come Salvini e Calenda, ha proposto una sorta di 'armistizio' sulla crisi dell'energia durante la campagna elettorale: "il tema è molto semplice - ha detto - Bisogna che il Governo assuma un'iniziativa e che i partiti che siedono in Parlamento dicano che la sosterranno. Che anch'essi dicano insomma 'noi ci siamo', siamo pronti tutti'".