Il Soccorso Alpino e Speleologico potrà contare nei prossimi anni di maggiori finanziamenti per 1,5 milioni di euro. La commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento presentato dai deputati Roger De Menech ed Enrico Borghi con cui le risorse disponibili per il Cnsas sono incrementate di 500 mila euro per il 2018 e di 1 milione di euro per il 2019. «Ancora una volta lo Stato e le istituzioni hanno dimostrato di essere vicine al Soccorso Alpino e Speleologico, alla montagna, ai cittadini che hanno bisogno d’aiuto con atti di protezione civile», dichiara Maurizio Dellantonio, presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. «L’incremento dei fondi a nostra disposizione per i prossimi due anni arriva al termine di un anno molto particolare, dove abbiamo affrontato importanti emergenze nazionali, fra queste il terremoto del Centro Italia e la valanga di Rigopiano, che hanno impegnato centinaia di nostri uomini». «È un atto doveroso del Parlamento», sottolinea il primo firmatario Roger De Menech, «a sostegno delle migliaia di volontari che con grande professionalità operano tutti i giorni dell’anno nei territori più impervi per le comunità, assicurando un servizio essenziale anche a favore dell’economia turistica». «Il Soccorso Alpino e Speleologico», prosegue Dellantonio, «è sempre più un fondamentale attore sociale. Il Parlamento ha recepito le nostre istanze e numerosi esponenti della Camera e del Senato sono stati attivamente al nostro fianco. A loro va il mio personale ringraziamento». Poco prima dell’approvazione l’emendamento è stato firmato anche dai deputati Mino Taricco e Federico d’Incà. Nell’ultimo biennio il Cnsas ha svolto sull’intero territorio italiano oltre 16 mila missioni di soccorso, che hanno portato al salvataggio – e a volte purtroppo al recupero delle salme – di circa 17.300 persone. Dal 1997 al 2001 il Soccorso Alpino e Speleologico ha operato 42.366 soccorsi, mentre dal 2002 al 2016 i soccorsi sono aumentati fino a raggiungere la cifra di 93.112, pari al 119,86 per cento. Le persone soccorse, da 49.799 sono arrivate a 97.212 con una crescita del 95,2 per cento. Nel medesimo periodo il personale CNSAS impegnato è cresciuto dall’89 per cento: un esercito di tecnici altamente preparati, al servizio della cittadinanza.
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