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Le ferrovie sono la vergogna di Zaia

TRASPORTI De Menech: Regione succube di Trenitalia «Il sistema ferroviario regionale è al collasso ed è la vergogna di Zaia». E’ l’accusa del segretario regionale del Pd, Roger De Menech, dopo l’ennesima cancellazione di un treno da Venezia, che ha fatto perdere la coincidenza a centinaia di pendolari diretti a Vittorio Veneto e Belluno.

«Siamo al paradosso che le politiche di trasporto non le fa la Regione, ma vengono imposte da Trenitalia», afferma De Menech. «Zaia si è curato scientificamente l’attuale disastro ferroviario. Ha voluto accanto a sé l’assessore Chisso, anche nel 2014 l’investimento sulle ferrovie nel bilancio regionale è pari allo 0,13 per cento, esattamente lo stesso degli ultimi dieci anni e non ha fatto nulla per migliorare il contratto di servizio con Trenitalia». Il risultato «è un servizio fatto su misura per favorire i bilanci di Trenitalia invece che gli oltre 162 mila pendolari veneti. Non è un caso l’abnorme aumento dei tempi di percorrenza su alcune tratte: Belluno – Venezia nel 1961 era coperta in un’ora e 41 minuti, nel 2015 ci vogliono 2 ore e un quarto con un cambio obbligatorio a Conegliano. «Per trovare tempi di percorrenza come quelli attuali bisogna risalire al 1938».

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