La proposta in un progetto di legge passato in prima commissione. Sinigaglia, Azzalin e Salemi (PD): “Alle famiglie servono servizi, non vessilli”
“Sarebbe meglio regalare pannolini e omogenizzati anziché bandiere. Non è così che si dà il benvenuto ai nuovi nati, si aiutano le loro famiglie né si forma un orgoglio di appartenenza. È un atto di ipocrisia assoluta, un’amara presa in giro”. A dirlo i consiglieri del Partito Democratico Claudio Sinigaglia e Graziano Azzalin insieme alla vicecapogruppo Orietta Salemi, dopo che la Prima commissione ha dato il via libera al Pdl 392 che prevede, appunto, la consegna della bandiera veneta ai neonati con un finanziamento di 100mila euro per ciascuno dei prossimi tre anni; provvedimento che adesso deve ottenere il parere del Consiglio delle autonomie locali. “I servizi alle persone vengono considerati dalla Regione come un orpello”, nota il segretario regionale Alessandro Bisato, “ci sono riduzioni e tagli ovunque, in particolare nel settore sociosanitario, però la Lega trova 300 mila euro di fondi raccolti dalle tasse dei cittadini per regalare bandiere. Mi sembra il mondo all’incontrario”. “È una legge ‘carsica’, riemersa dopo oltre un anno che era rimasta nascosta in un cassetto – proseguono gli esponenti democratici – Secondo quanto previsto dall’articolo 7, i vessilli saranno consegnati durante la Festa del popolo veneto, il 25 marzo. Il prossimo anno cadrà in piena campagna elettorale e sarà dunque un’ulteriore occasione di propaganda, a cui Zaia e la sua maggioranza sono particolarmente attenti, pagata con soldi pubblici”. E sulle risorse arriva l’attacco finale del Partito Democratico: “L’importo è raddoppiato rispetto alla versione iniziale del Pdl senza però che siano raddoppiate le nascite. Questi soldi potrebbero essere spesi per fare qualcosa di realmente utile per le famiglie: ad esempio un bonus bebè per acquistare prodotti per l’infanzia, dai pannolini alle paste lenitive passando per gli omogenizzati. O davvero si pensa che possa bastare una bandiera come incentivo alla natalità?”