«Allarmanti i dati presentati dal recente rapporto Greenpeace ‘Acqua senza veleni’. Oltre alla richiesta al Governo nazionale di fissare per questi micro-inquinanti i limiti più restrittivi esistenti e già in vigore, ad esempio in Danimarca, il Partito Democratico del Veneto chiede alla Regione di estendere all’intero territorio regionale quanto previsto dalle delibere della Giunta Regionale 1590-1591 dell’ottobre 2017 che prevedeva il limite PFAS zero per la zona rossa già colpita dall’eco-disastro MITENI. I cittadini veneti hanno tutti il diritto di bere acqua senza sostanze cancerogene, come il PFOA, e di avere per le industrie dei nostri distretti produttivi un valore limite allo scarico di queste sostanze in ogni matrice (acqua, aria, suoli) oltre a limiti più restrittivi nei depuratori civili e industriali e nei fanghi. Se pensiamo che l'acqua è il principale costituente del corpo umano e rappresenta circa il 60 per cento del peso corporeo capiamo quanto importante sia avere corpi idrici salubri per tutto l’ecosistema in cui viviamo». Lo dichiara Matteo Favero, responsabile Ambiente del PD Veneto.
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