In Senato la commemorazione delle vittime del terrorismo e delle stragi
«Ci sono date destinate a restare per sempre. Quella del 9 maggio rimarrà legata, nella storia d’Italia, al ritrovamento in via Caetani del corpo di Aldo Moro, assassinato quarantasei anni fa dalle Brigate Rosse». Lo afferma il senatore e segretario del Pd del Veneto, Andrea Martella, presente alla cerimonia dedicato alle vittime del terrorismo, al Senato, a cui ha partecipato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
«È per questo», prosegue Martella, «che nel 2007 il Parlamento italiano, con una scelta carica di significato, ha riconosciuto il 9 maggio ‘Giorno della memoria dedicato a tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice’. Molto tempo è passato da quella stagione buia, dalla quale l'Italia seppe uscire, in nome dell’unità nazionale e grazie alla forza delle istituzioni democratiche, senza mai rinunciare ai valori e ai principi dello Stato di diritto».
«Dobbiamo continuare ad averne sempre memoria», conclude il senatore. «Anche perché non possiamo dimenticare che in troppi casi, per troppi delitti, figli delle stragi nere e del terrorismo rosso, si sta ancora cercando la verità. Ci sono ancora passi da fare prima di riuscire a cancellare quella definizione, ‘Italia dei misteri’, che fa male ad ogni cittadino che abbia a cuore le sorti del nostro Paese. È per tutto questo che la memoria, per quanto farlo sia spesso faticoso e doloroso, resta un esercizio estremamente prezioso, indispensabile».