Nulla da dire sull’esperienza imprenditoriale di Riccardo Donadon e sul suo acceleratore di impresa H-Farm che rappresenta una delle punte di diamante dell’intero Paese. Ci chiediamo tuttavia come mai Zaia non abbia scelto la sede di Veneto Innovazione per il lancio della sua campagna elettorale. Forse perché la società controllata al 100 per cento dalla Regione Veneto, in teoria ponte e strumento di trasferimento tecnologico e valorizzazione dell’innovazione, è costantemente in perdita: -483.000 euro nel 2011, -340 mila euro nel 2012 e -216.000 mila euro nel 2013. Senza scordare i debiti che pesano per oltre sette milioni di euro nello stato patrimoniale. Ma questo Zaia si guarda bene dal raccontarlo ai Veneti. Come non racconta il sostanziale fallimento, sempre in campo tecnologico ed imprenditoriale della società Veneto Nanotech. Originariamente nata per stimolare il distretto delle nanotecnologie durante l’era Galan-Zaia, oggi la società perde quasi 100.000 euro al mese e ha raggiunto sulla base dell’ultima due diligence un buco di ben 3,8 milioni di euro. Un’emorragia di risorse pubbliche che la Regione non è riuscita a tamponare o arrestare. «E’ facile fare gli innovatori con le idee degli altri e circondarsi di bravi imprenditori», commenta il segretario regionale del Pd, Roger De Menech, «più difficile far funzionare la Regione Veneto e le sue società come dimostrano i dati di bilancio. A Donadon chiediamo di continuare con coraggio la sua azione per lo sviluppo imprenditoriale del Veneto, a Zaia chiediamo invece di farsi da parte alla luce della mala gestio, chiara ormai agli occhi di tutti i Veneti e certificata dai bilanci».
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