“Per gli avversari una Caporetto. Il PD si prepari ora alle regionali del 2015” PADOVA 26 MAGGIO 2014 – “Anche il Veneto sta decisamente cambiando verso e ha dato piena fiducia a Matteo Renzi e al Partito Democratico. Grazie quindi agli elettori veneti che ci assegnano una grande responsabilita’. Le gente chiede riforme ed innovazione e Renzi sta rispondendo ogni giorno con l’azione di governo. Tutta la societa’ veneta indistintamente ha dato fiducia al partito del premier: giovani e anziani, donne e uomini, imprenditori e lavoratori, dipendenti pubblici e privati. Il 2014 sara’ ricordato per la nostra regione come il vero anno della svolta: in Veneto torna la speranza. Quella che Renzi ha riacceso nel cuore dei veneti.” Il senatore veneto Giorgio Santini, capogruppo PD in Commissione Bilancio a Palazzo Madama e’ raggiante dopo lo splendido risultato del Partito Democratico del Veneto. “Siamo il primo partito, con un notevole distacco sugli avversari, per i quali queste elezioni europee sono state una vera e propria Caporetto. Una disfatta per il sistema di potere targato Lega Nord.” “Il messaggio che arriva dall’elettorato e’ chiarissimo: avanti tutta con le riforme, a partire da quella del lavoro, passando per l’abbassamento della pressione fiscale per imprese e famiglie, fino quella della pubblica amministrazione, del terzo settore, del Senato, della legge elettorale. Anche il Pd del Veneto e’ finalmente diventato competitivo e si e’ accreditato come guida della Regione. Siamo pronti per archiviare l’era di Galan e Zaia, superando vent’anni di immobilismo e false promesse per portare anche a Venezia, nel governo regionale, il vento del cambiamento e la forza della speranza. Lo faremo costruendo un programma chiaro e di riforme nette ed incisive che permettano al sistema economico e delle imprese di essere davvero competitivo e di ritrovare la necessaria coesione sociale”. “Abbiamo una grande responsabilita’, non solo a Roma, ma anche sul territorio. Dobbiamo mantenere vivo il dialogo con la societa’ e rappresentarla al meglio. Finalmente abbiamo la possibilita’ di dimostrare come la buona politica sia in grado di sconfiggere l’antipolitica e di migliorare concretamente la vita delle famiglie, delle comunita’ locali e delle imprese”.
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