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Elezioni: "Rovigo merita un governo all’altezza"

Gli impegni parlamentari frenetici e serrati delle ultime settimane non hanno permesso al deputato e segretario regionale del Partito Democratico Roger De Menech di essere a Rovigo prima di oggi, il sostegno alla candidata sindaco Nadia Romeo non è mancato e in conferenza stampa il 20 febbraio, è stato rimarcato. Il segretario provinciale del Pd Julik Zanellato: “La nostra e la sua presenza attorno alla candidata sindaco sta a testimoniare la voglia, l’entusiasmo e la passione di un partito nel suo complesso di affrontare la fase nuova che si apre. Nadia Romeo ha vinto le primarie, abbiamo avuto una grande partecipazione popolare (quasi 4000 votanti), è stata una bella competizione, vera, tra cinque candidati che hanno saputo mettere le loro idee programmatiche essenziale e alimentato un bel confronto in città. Sta a noi mettere a frutto l’esito e far sì che il centrosinistra possa giocarsi la campagna elettorale e ambire a conquistare il Comune di Rovigo. Torneremo ad ascoltare i cittadini in centro e nelle frazioni, andremo ad elaborare il programma in base ai temi che emergeranno”. “Un tema centrale del programma – aggiunge Zanellato – sarà il ruolo di Rovigo nel Veneto, la città ha sofferto di marginalità non solo economica ma anche sociale e culturale e soprattutto politico-istituzionale. Ci sarà da fare squadra tra il Pd rodigino e quello veneto. Finalmente c’è una squadra che copre tutto il territorio comunale, c’è un gruppo coeso, senza sfilacciature del passato, efficiente”. Proiettata al futuro, al #nuovoinizio per Rovigo Nadia Romeo: “La sfida è far diventare Rovigo effettivamente capoluogo. Belluno, l’altra Cenerentola veneta, è molto cresciuta. Rovigo può dare molto al Veneto, essere laboratorio di idee, innovazioni e opportunità. Dagli investimenti al rilancio dell’Università, dobbiamo costruire reti e sinergie per vincere e far diventare Rovigo città delle opportunità. Chiediamo al segretario regionale di rappresentare l’impegno e la volontà che ha Rovigo, le 4000 presenze in un momento in cui le primarie non godono di un momento di salute sono un segnale: la gente ha molte aspettative”. L’attenzione di Roger De Menech è stata principalmente focalizzata sulle primarie svolte e sulle sfide prossime da affrontare: “Il momento della politica nazionale è complicato, difficile trovare tempi e spazi per incontrare i cittadini. Le primarie sono un esercizio nel dna del Pd, con dei regolamenti e dei modi ancora in divenire. Ci distinguono però nella capacità di portare fuori un partito ordinato, coi suoi passaggi democratici di scelta. Non avevo dubbi sugli ottimi risultati, è una fase di passaggio. Siamo strumenti della politica, il fine ultimo è vincere i territori con proposte politiche. Ho scoperto una città che da cittadino veneto conoscevo in maniera marginale, una città splendida che merita un governo all’altezza. Nella marginalità ci sono difficoltà e bellezze, non è sufficiente avere agganci in Regione, il fallimento della politica sta nel non erogare veri servizi ai cittadini. Dobbiamo rimettere al centro la buona amministrazione, non è buona politica andare dal superiore col cappello in mano. Non è il progetto del Pd. La confusione che regna nell’altro campo ci fornisce una grande occasione. Noi abbiamo fatto scelte chiare, siamo stati lineari e ordinati nell’indicare Nadia Romeo candidata sindaco di Rovigo. La sfida di Rovigo è fondamentale, a Venezia primarie tra due settimane per completare il quadro. Sono sicuro che faremo bene in tutti i fronti”. “A Rovigo non ci sono problemi sulle candidature, per una volta – conclude De Menech – il modello americano comporta che chi perde entra nello staff elettorale del vincitore, questo è il lavoro e il messaggio che si deve mandare anche a Rovigo. Se tutte le forze politiche parlano col Pd è perchè siamo al centro della partita politica”. A margine dell’incontro si è anche parlato di coalizione, Nadia Romeo ha commentato l’uscita di Alessandro Monini e Federico Frigato dalla squadra: “Tutti e cinque hanno dato valore alle primarie, sulle scelte personali di ognuno non posso entrare nel merito. Parleremo di nuovo con loro e per il loro elettorato. Va recuperato e stiamo dialogando. L’apertura da parte nostra c’è sempre stata, è stato firmato un preambolo politico, un patto. Se ci ripensano ben venga, un discorso col loro elettorato c’è anche con risultati positivi”. Invece a Julik Zanellato il discorso sulle alleanze: “Siamo dei gran testardi, riproporremo il gioco di squadra e proporremo incontri con tutti i soggetti politici di centrosinistra, per spingere Nadia alla vittoria delle elezioni al primo turno. Prima di tutto ricompattamento forte del Pd, la convergenza deve essere soprattutto programmatica. Guardiamo anche ai movimenti civici e ai moderati di centro, Silvia Menon e Massimo Carravieri sono due espressioni con cui dialogare”.

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