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Costo carburanti. «Deterrenza con osservatorio regionale»

Lo propone il segretario veneto del Pd Martella


«In attesa che il governo riveda la poco avveduta decisione di non tagliare le accise sui carburanti, potrebbe essere utile l’istituzione di un osservatorio regionale per il monitoraggio dei prezzi». Lo propone il segretario del Partito Democratico del Veneto, Andrea Martella, alla luce dei dati rilasciati nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza.

Nel 2022 le Fiamme Gialle hanno eseguito 5.187 interventi, grazie a uno specifico piano d’azione denominato ‘Prezzi carburanti’ che ha portato alla contestazione di 2.809 violazioni alla disciplina prezzi. Del totale 717 hanno riguardato la mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto ai prezzi indicati e 2.092 l’omessa comunicazione al Ministero. Per il 2023 è previsto un nuovo piano.

«Il lavoro della Gdf è importantissimo e prezioso per il contrasto alle infrazioni», afferma Martella, «ma bisogna intervenire anche a monte. Serve infatti una struttura a tutela dei cittadini che aiuti prevenire possibili infrazioni a danno dei consumatori. Come proposto tempo fa, la Regione dovrebbe prendere l’iniziativa e istituzionalizzare territorialmente un osservatorio con funzioni di monitoraggio e deterrenza includendo l’Istat, le organizzazioni territoriali del mondo del lavoro e dell’economia e le associazioni dei consumatori. Potrebbe farlo inizialmente focalizzandosi sull’emergenza del momento, ovvero il prezzo dei carburanti, per poi ampliare il raggio di azione ad altri ambiti, penso ad esempio all'agro alimentare. Se non saranno controllati a breve, i costi dei carburanti avranno pesanti ricadute su tutti i beni di consumo e quindi sull’inflazione generale, a danno delle famiglie e delle fasce di reddito più deboli. Ecco perché rilanciamo la proposta di uno strumento tecnico di aiuto alla nostra economia e al contrasto ai fenomeni speculativi.

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