Di fronte alla minaccia grave, attuale e reale del virus, la priorità deve essere quella di fermare il contagio, ridurre la velocità della diffusione del virus e mettere in sicurezza la salute delle persone. Il Governo ha adottato decisioni drastiche, necessarie e giuste, che rappresentano sacrifici enormi per i cittadini ma che, se osservate con serietà da tutti, speriamo contribuiscano a vincere questa sfida inedita.
Ma il virus oggi sta attaccando, in una drammatica spirale, non solo la salute delle persone ma anche l’economia reale. La preoccupazione collettiva rispetto alla incerta fase che stiamo attraversando è diffusa, e quando il virus sarà sconfitto una parte significativa delle imprese rischia di ritrovarsi in ginocchio.
Certamente il primo sostegno alle imprese è bloccare il contagio, perché se non si sconfigge il virus non si salva l’economia. E per questo fin da subito il Governo ha messo in campo alcune azioni immediate per affrontare l’emergenza sanitaria e per allentare le conseguenze della crisi temporanea di liquidità generata dai provvedimenti restrittivi.
Ma dopo la sopravvivenza va garantito il rilancio. Per questo motivo il Governo sta predisponendo un decreto, ad ampio raggio e in pieno accordo con l’Europa, che contenga misure di sostegno reale per famiglie e imprese.
Queste sono le nostre priorità che troveranno risposta nel provvedimento: estensione degli ammortizzatori sociali attraverso la cassa in deroga e il fondo di integrazione salariale; sospensione dei pagamenti di tasse e contributi; ristori ed indennizzi per le filiere produttive più colpite e, in particolare, per il comparto turistico, del commercio e del made in Italy; sospensione ampia, anche attraverso accordi con la Banca d’Italia e forme di garanzia pubblica al sistema bancario, di prestiti e mutui per garantire liquidità e solvibilità di imprese e famiglie; integrazioni al reddito, dirette ed indirette, per piccole imprese, partite iva e lavoratori autonomi; sostegni alle famiglie su congedi parentali e affitti. Per realizzare questi obiettivi sono già pronti sul tavolo non meno di 7,5 miliardi. E il Governo è pronto a chiedere uno scostamento ulteriore dal deficit, se sarà necessario.
Siamo tutti drammaticamente consapevoli di quanto le misure severe per il contenimento dell’epidemia portano con se’ anche danni ingenti al sistema economico del Paese. In questo quadro, il turismo, e tutto l’indotto, è apparso, fin da subito, uno dei settori maggiormente colpiti, con effetti destinati ad aumentare qualora, come oggi sembra, la conclusione del regime di isolamento si allontana temporalmente.
Se riusciremo a lavorare uniti per il bene del Paese, in una ottica di leale collaborazione tra istituzioni e cittadini, troveremo insieme le soluzioni possibili per mettere in sicurezza il nostro tessuto economico e sociale.
Insieme, prendiamoci in carico le difficoltà che abbiamo di fronte. Insieme, troveremo una soluzione.
di Vanessa Camani segreteria nazionale Partito Democratico responsabile turismo e Made in Italy