Una bomba carta è stata fatta esplodere nella notte a Vicenza davanti l’abitazione dell’europarlamentare Alessandra Moretti.
La notizia è stata riportata dal Giornale di Vicenza e questa mattina confermata dall’europarlamentare del Pd in un post via Facebook: “La notte scorsa è stato fatto esplodere un ordigno nei pressi della mia casa a Vicenza, per fortuna senza conseguenze. Io e la mia famiglia stiamo bene. La magistratura e la polizia stanno indagando e ho grande fiducia nel loro lavoro. Ho ricevuto tantissimi messaggi e ringrazio davvero tutti per la solidarietà, espressa dai miei concittadini e dai colleghi. Mi auguro si sia trattato semplicemente di un gesto goliardico senza implicazioni violente”.
Messaggi di solidarietà sono arrivati ad Alessandra Moretti da tutto il mondo politico e da migliaia di cittadini.
«Ho parlato pochi minuti fa con Alessandra Moretti per testimoniarle la solidarietà e la vicinanza mia personale e di tutto il Partito democratico del Veneto per il grave atto intimidatorio che ha subito nei pressi di casa. Alessandra è una donna impegnata e una politica capace. Le sue idee sono più forti della violenza. Auspico che, come afferma lei stessa, si sia trattato di un incidente non legato all’attività politica e che le forze dell’ordine impegnate nelle indagini, facciano presto luce su questo episodio». Lo riporta il segretario regionale del PD, Alessandro Bisato.
«Tutta la nostra vicinanza ad Alessandra Moretti per quanto accaduto. Qualora fosse confermato che l’obiettivo era intimidirla, siamo certi che non ci sono riusciti. In ogni caso qualsiasi gesto di violenza va condannato con assoluta fermezza, senza il minimo indugio». Giacomo Possamai, capogruppo del Partito Democratico e i colleghi Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis esprimono solidarietà all’eurodeputata dem ed ex consigliera regionale, per l’esplosione di una bomba carta nei pressi della propria abitazione, a Vicenza. «Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma resta un episodio preoccupante su cui, nonostante l’assenza di rivendicazioni, ci auguriamo venga fatta presto piena luce».
Le indagini per accertare le ragioni dell’esplosione ed eventuali obiettivi sono in corso ed è prematuro fare qualsiasi congettura. A Vicenza, però, non sarebbe la prima volta che i rigurgiti fascisti tracimino in violenza e sempre contro il Partito democratico. Esattamente un anno fa nella bacheca della sede provinciale del Partito venne appeso un volantino antisemita, inneggiante i nazisti. Pochi mesi più tardi, a fine aprile 2020, una molotov incendiaria e sassi furono lanciati contro la sede del Pd provinciale.