“Servizi alla persona mirati, una maggiore spinta per l’inserimento nel mondo lavorativo, l’abbattimento delle barriere architettoniche ancora presenti in città: questa è la strada per garantire a tutti i veronesi pari opportunità e pari diritti. Senza differenze. Il primo atto della nuova amministrazione dovrà quindi essere quello di mappare insieme alla associazioni di riferimento e con il coinvolgimento della Consulta le criticità per poi fare scala di priorità di intervento”. La candidata sindaco di Verona, Orietta Salemi ha presentato alcune proposte in tema di disabilità e accessibilità. Assieme a lei, il deputato Diego Zardini, da sempre in prima linea sul tema con la sua attività in Parlamento. Barriere architettoniche “Serve un deciso passo avanti nell’abbattimento delle barriere architettoniche perché solo una città senza barriere è davvero una città di tutti – hanno sottolineato Salemi e Zardini -. La nuova Amministrazione dovrà, ascoltando anche il parere delle associazioni, condividere un ordine di priorità, per avviare un programma di interventi che richiedono di individuare coperture adeguate per quelli prioritari. In alcuni casi possono bastare anche interventi semplici: penso alla sede della Società letteraria non accessibile a chi è affetto da disabilità motoria o al Compendio del Museo di Castelvecchio, dove il ghiaino in entrata è una barriera, come lo sono il manto stradale dissestato del centro storico e le auto parcheggiate a cavallo dei marciapiedi. Il Comune può e deve inoltre svolgere un importante ruolo di promotore di azioni da parte di soggetti terzi, anche con possibili convenzioni pubblico-privato con gli esercizi commerciali, l’aumento dei mezzi del trasporto pubblico con accessibilità per tutti e l’istituzione di un tavolo di coordinamento per la promozione di un turismo accessibile, che potrebbe vedere coinvolta la stessa Agec, con alcune unità del suo patrimonio immobiliare. Altre azioni possono vedere il sostegno del Comune nel mettere a disposizione interpreti per gli impegni legati all’amministrazione e nel garantire la possibilità di accedere a spazi pubblici più grandi per incontri plenari o di tesseramento”. I servizi alla persona Orietta Salemi ha incluso nel suo programma elettorale, nella parte dedicata a “Prendersi cura della persona”, le problematiche relative ai soggetti disabili, i quali hanno bisogno di attenzione con servizi socio-sanitari all’altezza dei problemi che tale categoria vive sulla propria pelle. “Una persona con disabilità deve ottenere prestazioni e servizi il più possibili personalizzati e flessibili – ha sottolineato Orietta Salemi -. L’approccio della nostra Amministrazione sarà, da un lato, di promuovere l’integrazione e l’autonomia, rimuovendo tutti gli ostacoli purtroppo ancora presenti, dall’altro di supportare le famiglie rispetto al carico assistenziale che ne condiziona spesso in modo pesante la quotidianità. In questo senso intendiamo sostenere, in un sistema sempre più integrato con i servizi socio-sanitari territoriali e con il privato sociale, le capacità delle persone disabili con interventi, strutture e progetti specifici, sostenere e sollevare le famiglie e, più in generale, promuovere una nuova e più diffusa cultura della disabilità”. Inserimento lavorativo “Il Partito Democratico si è impegnato ad accelerare l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro pubblico. Prima con la deroga al blocco delle assunzioni (D. L. n. 101/ 2013) e dopo con l’introduzione di nuovi strumenti che facilitano e controllano la copertura dei posti vacanti riservati ai disabili (D. Lgs. sul pubblico impiego)” ha evidenziato il deputato Diego Zardini ricordando che, secondo l’Organizzazione internazionale per il lavoro, il non impiego delle categorie protette produce una perdita di ricchezza valutabile tra l’1% e il 7% del PIL mondiale e che l’ultima indagine condotta dall’Istat, confermata dall’ufficio per i diritti dei portatori di handicap delle Nazioni Unite, rileva che la disoccupazione tra i portatori di disabilità è tra il 50 e il 70 per cento nei paesi industrializzati e in Italia raggiunge una punta dell’80 per cento. “In coerenza con quanto effettuato a livello nazionale – ha aggiunto Zardini – il PD veronese si impegna a dare attuazione alle disposizioni di legge per l’inserimento dei disabili nel comune. Personalmente ho contribuito con atti parlamentari a sensibilizzare il Governo al fine di velocizzare il processo di reclutamento dei disabili nelle pubbliche amministrazioni con interrogazioni, la prima nel 2013, una proposta di legge, un ordine del giorno approvato dalla commissione lavoro della Camera e condiviso dal Governo e le osservazioni al D. Lgs. sul pubblico impiego. La vittoria di Orietta Salemi alle elezioni amministrative garantisce la realizzazione del programma esposto a tutela e sostegno delle persone”. “C’è una delibera di giunta del 2009 che, recependo il dettato di provvedimenti regionali del 2006 e 2007, traccia linee guida per le convenzioni con le cooperative sociali finalizzato a inserimento lavorativo di persone svantaggiate e deboli – hanno concluso -. Tuttavia pare che questo provvedimento sia purtroppo rimasto sulla carta”.
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