Mozione trasversale in Consiglio regionale a salvaguardia di un’eccellenza a livello nazionale
Una mozione che mette tutti d’accordo, quella per chiedere alla Regione di intervenire in favore del Crea di Rovigo, patrimonio storico del territorio e centro specializzato nella ricerca e sperimentazione sulla canapa, scongiurandone la chiusura. Una proposta che ha visto come primi firmatari i consiglieri polesani Graziano Azzalin (Partito Democratico) e Patrizia Bartelle (Movimento 5 Stelle), ma che ha poi è stato sottoscritto e condiviso da tutti i capigruppo a Palazzo Ferro Fini. “Il piano degli interventi per ‘incrementare l’efficienza organizzativa ed economica’ prevede una razionalizzazione dei Centri di ricerca Crea con accorpamenti e tagli. Purtroppo anche la struttura rodigina è fra quelle in bilico, tra chiusura o trasferimento. Una scelta assurda perché non è affatto un ente decotto, anzi si tratta di un’eccellenza regionale e nazionale che, oltretutto, non ha costi elevati. I tagli da fare sono altri”, protesta Graziano Azzalin. “Un’eventuale chiusura – spiega l’esponente polesano del PD in Consiglio regionale – metterebbe a rischio la produzione di cannabis a scopi medici avviata in via sperimentale lo scorso anno, oltre a vanificare gli investimenti già fatti per la produzione delle talee destinate allo stabilimento militare farmaceutico di Firenze. Non va poi dimenticata l’importanza per la bieticoltura: si tratta dell’unico impianto di lavaggio e analisi delle barbabietole per la certificazione e la registrazione di nuove varietà. In passato il ministro Martina ha più volte sottolineato l’importanza della ricerca in agricoltura, cambiare idea ora sarebbe un clamoroso autogol”. “Alla Regione chiediamo di intervenire per quanto di propria competenza, facendosi parte attiva presso il Governo in modo che il Crea di Rovigo possa continuare a esistere come centro di eccellenza nel campo di implementazione varietale della canapa e come punto di riferimento nazionale per la ricerca nell’ambito del progetto riguardante la cannabis terapeutica”.