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Agevolare le scuole paritarie: lo Stato risparmia

Ventinove senatori del Partito Democratico hanno scritto al presidente del consiglio dei ministri per chiedere un sostegno anche per le scuole paritarie e per il pluralismo educativo. A firmare l’appello anche quattro senatori veneti: Giorgio Santini, Rosanna Filippin, Gianpiero Dalla Zuanna e Laura Puppato. “Crediamo che la detrazione fiscale per le famiglie i cui figli frequentano le scuole paritarie, – spiega Giorgio Santini, – insieme al 5 per mille per tutta la scuola pubblica (statale e paritaria) e lo School Bonus con credito d’imposta per chi contribuisce alla manutenzione delle scuole (statali e paritarie) debbano essere elementi indispensabili da inserire nella riforma della Scuola”. “Facciamo seguito al dibattito sollevato in questi giorni sul tema del finanziamento pubblico alle scuole paritarie,  sotto forma di sgravi fiscali, – si legge nell’appello –  per confermare l’esigenza di affrontare e risolvere definitivamente la contrapposizione ancora esistente in Italia tra questi istituti e le scuole statali”. “Le scuole paritarie in Veneto sono un pilastro del sistema educativo e di istruzione. Sono circa 1420. Di queste 1146 sono scuole dell’infanzia, 92 scuole primarie, 66 secondarie di primo grado, 82 licei e 32 istituti tecnici o professionali”, afferma Santini. “A livello nazionale dal 2004 ad oggi i finanziamenti per le paritarie sono stati ridotti, mettendo a rischio la sopravvivenza di un servizio sicuramente pubblico, che consente un pluralismo educativo e anche forme virtuose di concorrenza. Il finanziamento delle scuole paritarie, pur parziale, consente oggi un forte risparmio per lo Stato, perché diversamente dovremmo assicurare comunque il servizio educativo, con costi maggiori stimati intorno ai 6 miliardi. Invece, la riduzione dei finanziamenti e i ritardi nei pagamenti che si sono sommati hanno contribuito a provocare la chiusura di numerose scuole paritarie e stanno creando disagi in molte di esse. “Il nostro appello – chiudono i senatori democratici – non chiede di penalizzare la scuola pubblica. Siamo infatti convinti che essa debba essere valorizzata, tuttavia, sotto il profilo tanto culturale, quanto strettamente economico riteniamo fondamentale garantire ed incoraggiare il pluralismo educativo.”

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